E con le mani amore, per le mani ti prenderò… e senza dire parole nel mio cuore ti porterò…

Capolavoro di Francesco De Gregori scritta nel 1983, usata anche per un famoso film di roberto Russo dal titolo Flirt.
De Gregori pone la sua attenzione nei confronti di una donna emarginata, avvilita, una donna considerata diversa a causa della sua fisicità, una dona derisa, sfruttata dai maligni e dai superbi nell’ambito del circo, dove tutto girava solo attorno all’applauso del pubblico che significava moneta per il circo e lacrime per la donna cannone.
Questo enorme mistero volò…
stanca questa donna, fino al punto di dire che è pronta a salire sull’ultimo treno che sta a rappresentare la morte. Coraggiosamente vuole dare una svolta alla sua vita e grazie all’amore prende fiducia in sé stessa, anche se è consapevole che non sarà bella ma non avrà paura.
Voleremo in cielo e non torneremo più…
vuole andare via, vuole dare valore alla sua vita.
Così la donna cannone, quell’enorme mistero volò, tutta sola verso un cielo nero nero si incamminò…
tutti chiusero gli occhi nell’attimo esatto in cui sparì…