Musica e sottile ironia di un poeta

12/05/23, start ore 21:30 ma, il cineteatro due torri di Potenza, è stato preso d’assalto in primissima serata da un fiume in piena di perone di ogni età che, in maniera composta, gentile e propositiva, quasi a voler rispecchiare l’indole della Rino Gaetano Band che, già dal suo primo brano, ha ottenuto, calore, partecipazione, complicità, trasformando il cineteatro in una grande casa, dove dei buoni amici, si incontrano per trascorrere, qualche ora piacevole,

“ Sfogliando i suoi ricordi, le sue istantanee e i suoi tabù …”

Pubblico, attento, dall’ orecchio musicale di chi, di musica con la M maiuscola, ne è esperto e ne ha sete. Le parole, poi, di ogni canzone, scandite con la consapevolezza e la fierezza di chi, come Rino Gaetano, ha saputo cantare, la protesta.

La protesta nei confronti di una società fallimentare che, vorrebbe vedere, ogni singolo essere umano, Omologato ma, ogni essere umano, per natura è, Unico, Irripetibile e soprattutto Libero e, come tale, dovrebbe essere accettato e rispettato dalla società.

E bene, da quel palco, dove, attraverso Alessandro, nipote di Rino Gaetano e, la sua band, è risuonato, tutta la sonorità (Rino era un cultore e un ricercatore di suoni) e la poesia ben speziata, da una sottile ironia che, appartiene a pochi eletti,

A partire da, Aida, Sfiorivano le Viole, Ti Ti Ti Ti, Mio Fratello è Figlio Unico, A mano A mano, Il Cielo è Sempre più Blu, la presenza di Rino Gaetano,  era tangibile, era presente in ogni singola nota, parola, suono che, si è, impresso, nell’ animo e nella mente di ogni spettatore/attore e, non solo, anche gli organizzatori dell’ evento, ricordiamo, Associazione Culturale Idea Potenza in collaborazione con To Be Radio, sono tornati a casa, sfoggiando un sorriso di chi, si è sentito soddisfatto e appagato. E, allora si, che possiamo affermare, come diceva un altro grande poeta, amato da Rino Gaetano, c’è altro:

“…  Altro vuol dire che, Amo chi mi piace e ciò che faccio”

Jacques Prevért.